L'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio

MELBOURNE: I prezzi del petrolio sono saliti venerdì, estendendo i guadagni dopo che l’OPEC+ ha detto che avrebbe rivisto le aggiunte di offerta prima della sua prossima riunione programmata se la variante Omicron intaccasse la domanda, ma i prezzi erano ancora sulla buona strada per una sesta settimana di ribassi.

I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) sono saliti di 1,19 dollari, o dell'1,8%, a 67,69 dollari al barile alle 4.53 GMT, aggiungendosi ad un guadagno dell'1,4% giovedì.

 

I future del greggio Brent sono saliti di 1,19 centesimi di dollari, o dell'1,7%, a 70,86 dollari al barile, dopo essere saliti dell'1,2% nella sessione precedente.

L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, Russia e alleati, chiamata insieme OPEC+, ha sorpreso il mercato giovedì quando è rimasta fedele ai piani per aggiungere 400.000 barili al giorno (bpd) alla fornitura a gennaio.

Tuttavia, i produttori hanno lasciato la porta aperta a un rapido cambiamento della politica nel caso in cui la domanda avesse risentito delle misure volte a contenere la diffusione della variante del coronavirus Omicron.Hanno detto che potrebbero incontrarsi di nuovo prima del prossimo incontro programmato per il 4 gennaio, se necessario.

Ciò ha fatto lievitare i prezzi con “i commercianti riluttanti a scommettere contro il gruppo che alla fine sospenderà i suoi aumenti di produzione”, hanno detto in una nota gli analisti di ANZ Research.

Ann-Louise Hittle, analista di Wood Mackenzie, ha affermato che per il momento l’OPEC+ ha senso attenersi alla propria politica, dato che non è ancora chiaro quanto Omicron risulti lieve o severo rispetto alle varianti precedenti.

"I membri del gruppo sono in contatto regolare e monitorano da vicino la situazione del mercato", ha detto Hittle nei commenti via email.

“Di conseguenza, potranno reagire rapidamente quando inizieremo a comprendere meglio la portata dell’impatto che la variante Omicron del COVID-19 potrebbe avere sull’economia e sulla domanda globale”.

Il mercato è stato agitato per tutta la settimana dall’emergere di Omicron e dalle speculazioni secondo cui potrebbe innescare nuovi blocchi, intaccare la domanda di carburante e spingere l’OPEC+ a sospendere i suoi aumenti di produzione.

Per la settimana, il Brent era pronto a chiudere in ribasso di circa il 2,6%, mentre il WTI era sulla buona strada per un calo inferiore all'1%, con entrambi in ribasso per la sesta settimana consecutiva.

Gli analisti di JPMorgan hanno affermato che il calo del mercato ha implicato un colpo “eccessivo” alla domanda, mentre i dati sulla mobilità globale, esclusa la Cina, hanno mostrato che la mobilità sta continuando a riprendersi, con una media del 93% rispetto ai livelli del 2019 la scorsa settimana.

 


Orario di pubblicazione: 03-dic-2021